“Richiamo alla normalità”
Inaugurazione : Domenica 12/06/2022 ore 16:00
Presso il parco storico di Villa Cappello a Galliera Veneta
Presentano l'opera la Prof. Lidia Mazzetto e Vicesindaco assessore alla cultura Mariano Zambon.

Prof. Dott. Lidia Mazzetto
“Significati che diventano Riflessi di vita”
Non sempre le parole sono sufficienti per entrare in sintonia con l’animo degli artisti, soprattutto quando la preziosità delle opere è espressa da un animo i cui sentimenti racchiudono una forza vitale ed uno spirito che non è mai prigioniero della realtà, che non usa barriere del conformismo, ma egli stesso è energia che genera.
(...) e qui si ritrova la personalità di Carla Cecchin, un'artista poliedrica, per la quale la ricerca del passato, della storia, sono elementi di confronto con la quotidianità della vita dell’uomo, con il suo desiderio di vedere anche in ciò che non è animato il motore primordiale. Questo principio animistico porta Carla a plasmare le opere, a modellare, studiandone i particolari sul perché, ma soprattutto dando quei significati che diventano “Riflessi di vita”, oppure una vita che si riflette sulle opere artistiche, mettendo allo scoperto i suoi stessi sentimenti (...)
Carla torna a sottolineare i simboli che più le appartengono, il suo legame con il territorio, la sua ricerca con l'origine della vita, la sintesi dell'eleganza, della perfezione delle forme e del valore geometrico dell'architettura. La ricerca nel passato del racconto della vita ritrovandone lo spirito ed il significato.

Mariano Zambon
Vicesindaco, assessore alla cultura
Il parco storico di villa imperiale si arricchisce di una straordinaria opera d'arte, come del resto straordinaria e' la sua realizzatrice.
Il perché di quest'opera e della sua collocazione potrebbe essere vista e spiegata ai più con racconto cinico e di rassegnazione; si fa spazio, si erge e poi trova nuova vitalità a seguito di uno sfregio causato dalle avversità metereologiche.
Ma se da un lato l'uomo riconosce la propria incapacita' nel governare e dominare le forze della natura, dall'altro lato emerge la capacità si plasmare la materia violata e sfregiata , di modellarla sapientemente, di farla vibrare sotto abili colpi ben assestati ed operosi, dati dalle mani di chi nella propria mente ha ben chiaro il progetto finale: l'artista appunto.
Il richiamo della natura non avviene in forma silente o intima ma avviene di volutamente d'imperio, portando le mani alla bocca al fine di amplificare il grido come ci fosse l'intento di richiamare l'attenzione di una persona lontana o di vera e propria esortazione pubblica, quasi un editto.
La natura che l'opera ci esorta a seguire è del tutto intima e personale, non è dato a sapere se si delinei un ritorno alle origini oppure l'avvio di un nuovo stile di vita e una maturata consapevolezza della nostre fragilità, tali da essere paragonati a secolari, maestosi e inermi alberi con radici inadeguate a sostenere le avversità della vita quotidiana.
l'esortazione mia personale è quella di venire a visitare l'opera nel contesto del nostro parco storico e di rispondere, ognuno a proprio modo e nella propria intimità, al richiamo che rappresenta.
l'amministrazione comunale e' emozionata, orgogliosa e riconoscente all'artista nostra e cara concittadina Carla Cecchin per aver impreziosito il nostro paese.
E' per noi motivo di vanto e privilegio poter ospitare questa scultura stabilmente all'interno del nostro parco affinché tutti possano ammirarla.


